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Ciao Nonno Pino
 Il test allo ioduro di potassio conosciuto con il nome di KI-discus rappresenta un metodo riconosciuto dalla normativa per la "misura"  del grado di contenimento delle postazioni di sicurezza (DPC). 

Come è ben noto, l’entrata in vigore del D.Lgs. 26/2013 che disciplina le sanzioni sull’uso improprio dell’esafluoruro di zolfo, ha messo fuorilegge di fatto tale gas tracciante nella misurazione del contenimento delle cappe chimiche. 
Nella pratica l’utilizzo dell’SF6 è consentito oggi solo in specifiche applicazioni su sistemi di condizionamento e antincendio solo attraverso il recupero di tale contaminante a effetto serra. Al riguardo la norma EN 14175
nelle parti 3 e 4 relativamente al test di contenimento che indicavano l’uso di tale tracciante alla sua data di emissione (2003) oggi risulta non più pplicabile per le cappe chimiche.
Per il contenimento è’ quindi necessario fare riferimento al paragrafo 5.3.1.1 della EN 14175-3 che precisa  quanto segue: “E’ previsto l’impiego di attrezzature e/o tracciante purchè con un risultato di prova entro il ±
10% mediante strumentazione con calibrazione in corso di validità”.
Di seguito il link dell’articolo  pubblicato recentemente su LAB che presenta lo studio di Ljungqvist su cappe chimiche che compara il test SF6 ed il metodo cosiddetto KI-discus normalmente usato per la
determinazione del contenimento delle cappe biologiche a comprovare tale requisito di corrispondenza.
Infatti il metodo KI-discus per le cappe biologiche di classe I in accordo a EN 12469 è assolutamente comparabile e impiegato come alternativa normata al vecchio metodo SF6; tale indicazione presente nell’annex C è da noi applicata attraverso incarichi da noi ricevuti da importanti organismi di certificazione internazionali.

 
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